Il Rotary ha sempre creduto, fin dalla sua nascita, che la presenza in un club delle diverse competenze professionali fosse una vera ricchezza, tale da consentire l’ideazione e la realizzazione di azioni più incisive nei confronti dei meno fortunati.

L’azione Professionale, attraverso cui il Rotary promuove e incoraggia i Club e i singoli Rotariani all’applicazione pratica degli ideali di “service”, comprende:

• adesione e appoggio a elevati principi etici nella propria professione;
• reciproca lealtà fra datori di lavoro, collaboratori, colleghi, soci e comportamenti corretti nei confronti degli stessi, dei concorrenti, del pubblico e di tutti coloro coi quali si è in rapporti d’affari o professionali;
• riconoscimento della dignità e del valore sociale di tutte le occupazioni, non solo della propria o di quelle esercitate dai Rotariani;
• disponibilità delle proprie capacità professionali per contribuire ad affrontare i problemi e i bisogni della comunità.

Il tutto sinteticamente espresso nel cosiddetto “four way test” (prova delle 4 domande) che riveste un ruolo assolutamente fondamentale, enfatizzando caratteristiche quali la professionalità, che è la qualità di chi svolge il proprio lavoro con scrupolosità e preparazione, la coerenza e soprattutto l’etica, che, pur rappresentando un cardine ineludibile del contratto sociale, rappresenta una emergenza dei nostri tempi, praticamente dimenticata se non calpestata, e certamente non solo nel mondo della politica e degli affari.

In pratica l’azione professionale si realizza attraverso:

• elevati standard etici nell’esercizio di ogni professione
• riconoscimento della dignità di ogni occupazione
• testimonianza che l’occupazione di ogni Rotariano rappresenti un’opportunità̀ per diffondere il valore del servire.
• In che modo i Rotariani possono mettere in atto questi ideali?
• Ecco alcuni suggerimenti:
• parlando della propria professione nei club e informandosi sull’occupazione degli altri soci.
• prestando le proprie competenze e conoscenze per servire la comunità.
• svolgendo il proprio lavoro con integrità, ispirando gli altri a comportarsi in modo etico nelle parole e nei fatti.
• aiutando i giovani a realizzare i loro obiettivi professionali.
• guidando e incoraggiando il prossimo nello sviluppo professionale.

Abbiamo oggi più che mai bisogno di mettere a frutto le nostre capacità lavorative, offrendo quel “service above self” per cui siamo entrati a far parte del Rotary, in un mondo in cui emergono sempre di più le nuove povertà, ancora flagellato dalla pandemia Covid. E quando si osservano le file di persone alla ricerca di un pasto caldo nelle varie Charitas cittadine, si comprende quanta necessità vi sia di un’azione professionale mirata a promuovere benessere e migliorare le condizioni dei meno fortunati. Il tutto moltiplicato e peggiorato dalla pandemia, un’emergenza sociale ed economica, oltre che sanitaria.

Ecco, proprio la risposta degli operatori sanitari, medici e non medici, rotariani per valori anche quando non iscritti al Rotary, che hanno sacrificato i propri affetti, il proprio tempo e ahimè troppo spesso la propria vita nella lotta alla pandemia rappresenta un fulgido esempio di azione professionale da enfatizzare e trasmettere alle nuove generazioni.

I valori del Rotary si esprimono tramite il lavoro ed i talenti dei suoi soci che svolgono il proprio apprezzato “service”, si fondano sull’amicizia e si concretizzano con l’etica professionale e l’attenzione ai ceti meno abbienti, alle popolazioni meno fortunate.

Dobbiamo lavorare per gli altri, “Nessuno va lasciato solo, dobbiamo venirci incontro reciprocamente, e andare avanti nel nostro lavoro comune”, diceva pochi giorni fa Papa Francesco rivolgendosi ai dipendenti del Vaticano e queste sue parole possono e devono riferirsi a tutta la nostra società.

Buon anno a tutti i Soci del Distretto 2100, che sia foriero di serenità e benessere nelle nostre case, nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità.

Massimo