Cari Amici,

febbraio è il mese che, nel calendario rotariano, è dedicato alla pace e ed alla prevenzione dei conflitti. E il mondo continua a proporre conflitti, tensioni, drammi umani, ancora più evidenti ed intensi in questa epoca di pandemia.

La collaborazione tra Rotary e Nazioni Unite, i convegni ed i forum sulla pace rappresentano un segno tangibile dell’opera della nostra Associazione a favore della pace e della concordia tra i popoli, ma i rotariani offrono ogni giorno il loro contributo alla pace testimoniando i valori fondanti del Rotary nella loro vita quotidiana, nella loro professione e attraverso le loro attività di volontariato al servizio della comunità.

E tuttavia la risposta del Rotary al bisogno di pace si concretizza innanzitutto in un contesto internazionale: il Rotary International è stato infatti concepito come una rete che si dipana a livello internazionale proprio per incrementare e facilitare i rapporti tra una quantità sempre maggiore di individui di provenienza e cultura diverse: in ultima analisi l’Internazionalità del Rotary è pensata soprattutto per perseguire la Pace.

Il Rotary reagisce ai conflitti tra popolazioni di diversi livelli culturali, etnie, censo, supportando i gruppi emarginati dalla società a rischio di violenze o persecuzione, soccorrendo i rifugiati e gli sfollati, aiutando i bambini rimasti orfani, feriti o traumatizzati dai conflitti, realizzando progetti che riguardano scuole, orfanotrofi, posti di lavoro e centri sociali, identificando i fattori d’insorgenza dei conflitti e contribuendo a mitigarli, agendo sulle cause strutturali alla base dei conflitti, quali povertà, disuguaglianze, mancanza di accesso all’istruzione e distribuzione non equa delle risorse. Ogni anno, vengono selezionati fino a 100 uomini motivati provenienti da diverse nazioni per studiare presso i centri della pace del Rotary. Attraverso la formazione accademica, il tirocinio e le opportunità di networking globale, i centri della pace del Rotary costruiscono leader nel campo della pace e della serena convivenza tra i popoli e, dopo appena un decennio, hanno formato oltre 1.000 borsisti che operano nel campo della pace nelle istituzioni e sedi preposte rappresentando dei veri e propri “ambasciatori di pace” nel mondo che diffondono e condividono i valori basilari del Rotary. Ma febbraio ci richiama alle nostre radici anche perché il 23 febbraio si celebra il compleanno del Rotary, che da 116 anni ripropone e conferma il suo messaggio, da sempre orientato a “servire”. E allora, sia pure con le limitazioni imposte dalla pandemia, prepariamoci a festeggiare questa data con iniziative ispirate ai nostri valori fondanti, che includono l’amicizia e l’integrità, ma anche il rispetto delle diversità, ed in ultima analisi richiamano alla pace ed alla concordia tra i popoli.

Massimo Franco