Pasquale Andria, presidente del Tribunale per i Minorenni di Salerno, è ricordato come il “giudice dei bambini”. Era un uomo semplice, colto ed elegante, amante delle canzoni napoletane che cantava durante gli incontri del “Rotary Club Salerno”, di cui era socio. Con affabilità ed empatia, ha dedicato molti anni alla difesa dei diritti dei minori. Il giudice Andria, componente del Consiglio Direttivo dell’Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia (Aimmf), organizzava convegni sul giusto processo e sull’effettività della tutela, coinvolgendo giudici, avvocati, psicologi e assistenti sociali. Credeva in una giustizia su misura per i minori e difendeva con determinazione i loro diritti.
Pasquale Andria si è spento a 75 anni, circondato dall’affetto della famiglia, tra cui la moglie Maria Pietrofeso (Cucca), il figlio Fausto con Lisa e l’adorato nipote Pasqualino. Molti amici hanno reso omaggio al giudice durante l’ultimo saluto presso la Cappella del SS. Rosario e San Giuseppe accanto alla Chiesa di San Domenico, dove la salma è stata esposta.
Numerosi sono stati gli elogi da parte di chi lo ha conosciuto. Il professor Francesco Fasolino, direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche, lo ha definito “un galantuomo, testimone coerente della sua fede, magistrato esemplare”. Il giornalista Pino Blasi lo ha ricordato come “un uomo di solido spessore culturale, testimone di valori profondi e di una fervida fede”. Il sindaco Enzo Napoli ha espresso il suo profondo dolore, sottolineando che Pasquale Andria è stato un “magistrato illuminato, intelligente, colto, che svolgeva la sua funzione con grande spirito civico”. Lascia un ricordo affettuoso in tutta la comunità salernitana.
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