E’ stata la Villa Campolieto di Ercolano ad ospitare il Forum Distrettuale “Beni Culturali” promosso dai Rotary Club Ercolano Centenario e Castellammare di Stabia. Un Progetto che ha visto coinvolti la totalità dei Club del Distretto, i quali hanno nei loro territorio individuato siti storico -culturali, per i quali era importante intervenire: con opere di restauro o opere di valorizzazione comunicativa ed interattiva. Un progetto , come si è messo in evidenza durante i vari interventi del Forum, attento ai “Siti Minori”, spesso non valorizzati o promossi verso il territorio e verso il settore turistico, pur essendo un enorme patrimonio storico, che è di fatto l’identità comunitaria, che proprio grazie al Progetto Distrettuale “Beni Culturali”, ha riscoperto spesso un pezzo della propria storia di cui aveva perso anche la memoria. A iniziare i lavori gli indirizzi di saluto del DG Salvatore Iovieno, di Giuseppe Tucci, presidente RC Ercolano Centenario e Francesco Di Somma, presidente RC Castellammare di Stabia, presenti il DGN Massimo Franco e Alfonso Andria, Presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali e Comitato Ravello Lab. Ma oltre ad adoperarsi per la valorizzazione del Patrimonio Culturale il Progetto si prefigge un altro importante obiettivo, ovvero quello di far si che i giovani attraverso i “Beni Culturali” possano formarsi per la possibile creazione di startup, soluzioni organizzative e strategiche  per far crescere l’economia dei territori, come sottolinea nel suo intervento il Presidente Confindustria Regione Campania, Vito Grassi,  con un intervento sul tema: “La cultura: motore di impresa per i giovani” : “L’iniziativa progettuale del Rotary è importante, perché grazie ad essa non solo rinasce la cultura, ma si dà vita anche ad un’economia locale, importante motore per una effettiva ripresa del Paese Italia. Quello che va sottolineato è quanto sia importante creare sinergie, come quella tra Rotary e Confindustria, sempre attenta a ciò che accade a livello sociale oltre che economico, affinchè insieme si possano superare le problematiche relative alla burocrazia e alle competenze giuridiche e creare un unicum culturale ed economico, che veda impegnate anche le istituzioni. Istituzioni che devono dare a progetti di tutela come questo la giusta valenza, ma anche la giusta continuità nel tempo, affinchè si continui ad operare a favore della nostra cultura e della nostra storia.”  E’ stata, poi, Pina Amarelli, Cavaliere del Lavoro, Presidente Commissione Distrettuale Beni Culturali, Componente Gruppo Tecnico Cultura Confindustria Nazionale,  che intervenendo sul tema: “Cultura e Sviluppo: Il ruolo di Confindustria”, ha messo in evidenza l’impegno di Confindustria verso il patrimonio storico-culturale, sempre connessi e coinvolti nelle progettualità, che come questa del Rotary, contribuiscono in modo fattivo alla crescita dei territori.  Tale Azione è inserita nel Piano Strategico del Distretto 2100,fortemente voluta dal DG Salvatore Iovieno, come ha illustrato Roberto Vona, Presidente Commissione Distrettuale Piano Strategico, nonché Direttore Dipartimento Economia, Management, Istituzioni dell’ Università Federico II Napoli, al fine di rendere concreta l’iniziativa progettuale e raggiungere l’obiettivo primario del Rotary, ovvero “fare e agire”. “I  Beni Culturali…” – afferma Vona – “… sono risorse da non dimenticare e soprattutto da evidenziare in modo creativo e talentuoso. Siamo giunti alla creazione di questo progetto attraverso un significativo lavoro di ascolto delle esigenze territoriali, seguito da accurati approfondimenti, giungendo poi alla realizzazione di un quadro generale in il nostro patrimonio artistico e culturale, era osservato anche da un punto di vista sociale ed economico. Tutto ciò per rifuggire da progetti di sole parole, ma giungere ad una effettiva concretezza che attivasse sinergie a livello economico e sociale, che agisse direttamente sui Beni Individuati, che restituisse alle comunità la loro storia e la loro cultura.” “ A tale scopo” – afferma Paolo Lorenzo Romanello, Presidente Commissione Distrettuale Progetto Beni Culturali, Direttore Generale Fondazione Ente Ville Vesuviane, nel suo intervento su: “L’impegno del Distretto per i Beni Culturali”- “accanto ad ogni bene restaurato e/o approfondito storicamente per promuoverlo, sarà apposta, consegnata dal Distretto ai Club aderenti, che sono stati oltre il 50%, confermando la necessità sentita di agire sulla propria cultura e storia,  una targa contenente il QR Code ( QuiK Response Code – risposta rapida), che darà la possibilità di poter accedere a tutte le notizie riguardanti il “Bene” , che si sta ammirando, utilizzando il proprio smartphone. Infine, ci si attiverà anche con momenti di formazione, al fine di poter guardare ai “Beni Culturali”, con occhi competenti ed attenti, in un confronto continuo tra giovani e meno giovani, i silver men. Uno scambio di esperienze e di idee, che potrà far sì che attraverso un serio confronto generazionale, si possa tracciare la giusta strada per il futuro dei nostri territori. “ Il Forum non ha voluto, poi, tralasciare l’aspetto giuridico dell’Iter progettuale, che è stato al centro dell’intervento di Erik Furno PP RC Castellammare di Stabia Docente Beni Culturali Università Federico II di Napoli, sul tema: “ Beni Culturali tra esigenza di tutela e loro valorizzazione” Non è, infine mancata, nemmeno la testimonianza di chi sta agendo direttamente sul campo, come la Dirigente scolastica dell’ Istituto “Galizia”, Maria Josè  Vigorito,  di Nocera Inferiore, dove opera dal 2016 un efficiente Interact Club, presente al Forum, che ha effettuato un’importante azione di restauro di un Crocifisso Ligneo e che, proprio attraverso App tematiche, ha creato un percorso interattivo museale per il territorio Nocerino Sarnese e soprattutto all’Interno della Basilica Paelocristiana di Nocera Superiore; nonché la testimonianza di Enrico Di Caprio, su come la rete interattiva può essere da sostegno a progetti fattivi come questo dei Beni Culturali. Nelle conclusioni il Governatore Iovieno ha ripercorso i tempi centrali della giornata e ringraziato i massimi vertici di Confindustria presenti, per la loro disponibilità ad affiancare il Rotary Distretto 2100, in questo cammino di recupero e promozione di un patrimonio culturale che non può e non deve essere lasciato a se stesso, perché amare la Storia, amare toccare le ruvide pietre dei monumenti o camminare su strade e selciati percorsi dagli uomini nel corso dei secoli, non significa non guardare al futuro e al cambiamento inevitabile in tutte le cose.