Di Umberto Greco
Introdotto dal Socio Vittorino Caruso, oltreché dal Responsabile Onav, Mario Reda del Rotary Club Cosenza, l’enologo Stefano Coppola, dell’Azienda Ferrocinto, situata ai piedi del Pollino, ha ripercorso brevemente la storia del vino e della Famiglia Nole, produttrice di Vini Doc, nell’incontro Caminetto, realizzato dal Rotary Club Cosenza Nord, presidente Pierluigi Fava, sul tema: “Il Pollino Vitivinicolo: esperienza di un enologo siciliano”. Tre i vini essenziali, peraltro alquanto versatili ed apprezzabili anche nella maturazione nel tempo: Magliocco, Mantonico ed Antonico. Il Montonico, infatti è uno dei più antichi vitigni autoctoni della Calabria, importato agli inizi del VII secolo a. C. dai coloni greci sbarcati sul promontorio di Capo Zeffirio, nella bassa Locride. L’etimologia della parola Mantonico deriva dalla parola greca “mantonikos”, a sua volta derivante dal sostantivo “mantiseos” che significa indovino, profeta. Infatti, oltre a generare quel gioioso stato di ebbrezza in chi lo consumava, era bevuto principalmente dai sacerdoti dell’antica Locri Epizephiri e dagli indovini. Fortemente legato a quell’immenso filone culturale delle divinazioni che ha caratterizzato per millenni l’intera Italia meridionale, ha lasciato delle tracce indelebili nell’intero occidente diffondendosi attraverso i culti dionisiaci, gli oracoli e i baccanali di epoca romana. Il Magliocco e l’Antonico, invece, li possiamo definire come il senso locale del vino, così come ancora oggi li conosciamo, consolidatosi nel periodo in cui si afferma la Calabria arroccata, quella dei paesi presepi e del Pollino. “Degustare questi vini che hanno caratterizzato la Calabria di ieri e caratterizzano la Calabria di oggi, significa ripercorrere la storia della nostra terra e ritornare alle nostre radici.” – afferma il Presidente del Rotary Club Cosenza Nord, Pierluigi Fava
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