Un evento davvero rilevante quello avvenuto nella settimana tra il 18 e il 21 maggio. Dopo vari meeting di rilievo internazionale (gemellaggio con Dubai, con Rotary Club dell’Austria, con il Rotary Club Cortina-Cardore, Villafranca di Verona), il Rotary Club Capri, presidente Nicola Ruocco, con una rappresentanza del Club isolano, unitamente ad una rappresentanza di altri 5 club italiani (Sant’Agata dei Goti, Pompei Villa dei Misteri, Ottaviano, Roma Polis, ed Empoli), ha fatto visita al Rotary Club di Londra, primo Club Rotary in Europa, con ben 117 anni di storia, e Club n.50 al Mondo. L’incontro ufficiale è avvenuto lunedì 20 presso il Chesterfield Hotel: il Presidente caprese Ruocco, ed il Presidente londinese Luis Hui, hanno siglato un friendship twinning che unirà i due Club Rotary con l’intento di realizzare future attività e progetti di servizio. Ad intervenire, quale speciale ospite relatore nell’evento, S.E. Mark Regev, Ambasciatore di Israele per la Gran Bretagna, che ha tenuto un bellissimo discorso sui rapporti economico-sociali e storiografici tra l’Italia, la Gran Bretagna ed Israele. La tre giorni è stata particolarmente interessante, tra l’altro iniziata con un incontro preliminare avutosi già la domenica sera, per un primo confronto conoscitivo tra le due realtà rotariane. Sono susseguite altresì alcune visite a musei e bellezze cittadine londinesi per poi giungere ad un altro significativo momento, organizzato dal Presidente Ruocco; tutto il gruppo ha incontrato, infatti, presso il Consolato generale d’Italia in Londra, il Console S.E. Marco Villani, per discutere di sinergie tra il Rotary ed il Consolato in prossimi incontri ed attività. Un altro momento di forte e positivo confronto, tra un associazionismo di qualità quale quello del Rotary, ed il mondo delle Istituzioni. “Una realtà come quella di Capri ha nelle sue primarie attitudini farsi da volano di meeting, incontri ed opportunità di dialogo con realtà che vadano al di là dei soliti confini. Unire Club di grandissimo prestigio internazionale, fa si che si possano concretamente realizzare dei progetti di impatto e risonanza ancor più forte nei nostri luoghi di appartenenza.”
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