Iniziativa organizzata dal Rotaract e dall’Interact di Castellammare di Stabia, che al Decò di via Nocera, sabato 19 ottobre, aderendo al progetto nell’ambito dell’Agenda 2030 ““Rotaract for Sustanable Future”, hanno raccolto donazioni alimentari destinate alle donne vittime di violenze. Tale iniziativa ha visto interagire insieme, prendendo parte al progetto, più di 70 Rotaract club, situati in oltre 50 città italiane. Tale iniziativa vuole mettere in campo le idee dei giovani per provare a risolvere un’ampia gamma di problematiche riguardanti lo sviluppo economico e sociale. Povertà, fame, salute, istruzione, cambiamento climatico, uguaglianza di genere, acqua, servizi igienico sanitari, energia, urbanizzazione, ambiente ed uguaglianza sociale sono gli obiettivi cui 133 club Rotaract hanno deciso di destinare le proprie energie, consci che l’unione è da sempre la forza dei rotaractiani. Nell’anno in cui è previsto il 75° anniversario della Carta delle Nazioni Unite il Rotaract club di Castellammare di Stabia ha deciso di aderire a “RAC 4 future”, progetto nato per promuovere l’Agenda 2030 e lo sviluppo sostenibile in Italia. Sono 17 gli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sunstainable Development Goals, SDG) condivisi con l’Organizzazione delle Nazioni Unite. La colletta alimentare prevista per domani è stata organizzata al fine di adempiere a 2 degli obiettivi in questione, fame e parità di genere, oltre a rientrare nel progetto Aequo promosso dal distretto 2100. La cittadinanza è stata invitata a donare beni di prima necessità: pasta, latte, conserve, latte a lunga conservazione, alimenti per neonati e beni di prima necessità per la pulizia della doccia. L’adempimento dell’agenda per lo sviluppo sostenibile richiede collaborazione tra Governi, settore privato e non ultimo società civile. Sono proprio le energie di quest’ultima quelle cui si fa appello per la giornata del 19 ottobre, poiché quando c’è fiducia nelle possibilità di plasmare il mondo esterno, allora le energie individuali convergono nella costruzione della società e del vivere collettivo. Per quanto piccolo sia stato il contributo non è stato privo di significato per il centro anti-violenza della nostra città.
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