Un evento di grande profilo culturale si è tenuto in Valle Mucone, lungo le rive dell’Antico Acheronte, così come il fiume è stato nei pensieri del grande viaggiatore del gran tour Francoise Lenormant.
Il Rotary Club in collaborazione con il Comune di Acri e con Camminiamo Acri, movimento di escursionisti e naturalisti,e in sinergia con la Protezione civile di Acri e i volontari della Croce rossa italiana ha inaugurato, in uno scenario paesaggistico di grande suggestione, una stele commemorativa sulla strada comunale e davanti al fabbricato rustico che fu la prima centrale elettrica di Acri nel lontano 1913. Fu una donna aristocratica illuminata e lungimirante, Adele Giannone Salvidio, colta e sensibile all’avanzata del progresso, che insieme a suo marito Gennaro Salvidio e a suo padre, il Conte Giannone, si rese protagonista all’inizio del novecento della trasformazione del mulino di famiglia, che sorgeva lungo il Mucone in una piccola centrale elettrica,che fornì l’energia per illuminare il centro storico di Acri. Sicuramente un salto nel progresso tecnologico e una grande avanzata della qualità della vita,ma soprattutto un gesto mosso da grande passione e impegno civile. Adele era nata nel 1888, aveva studiato in un prestigioso istituto napoletano formandosi con i classici della letteratura e imparando anche due lingue straniere. Fervente cattolica, madre di dieci figli, figura instancabile nell’opera sociale e civile verso il suo territorio, fondo’ con il sacerdote Don Vincenzo Vaglica un Istituto per l’accoglienza di orfane e di ragazze bisognose.
Mori a Roma nel 1976,ma il suo nome non cadde nell’ombra. Quando la Regione Calabria nel 2004 bandì il concorso on line per intitolare la sala del consiglio regionale risultó in cima alla lista dei personaggi più cliccati, dopo di lei, il filosofo Tommaso Campanella e poi lo scrittore Corrado Alvaro! Come riferisce il Presidente del Rotary Club di Acri,oggi la stele commemorativa nel Mucone voluta dal nostro Club e dal Comune risveglia una grande memoria storica di un luogo e di una donna ricca di multiforme ingegno, ma crea anche i presupposti per il rilancio di un grande progetto di recupero storico antropologico e ambientale di una Valle di grande bellezza paesaggistica, la creazione del Parco Fluviale del Mucone.Una donna che inconsapevolmente ha perseguito nella sua vita i principi del Rotary International.Il
Rotary Club di Acri ringrazia i partecipanti all’evento e a quanti a qualsiasi titolo hanno dato il loro contributo.