6 maggio 2020
Di Lucia de Cristofaro
Il RC Marigliano “Adrianea” in Interclub con RC Acerra-Casalnuovo “A.Montano”, Afragola Frattamaggiore “Porte di Napoli”, Aversa “Terra Normanna”, Benevento, Campania Napoli, Maddaloni Valle di Suessola, Napoli Angioino, Napoli Castel dell’Ovo, Napoli Parthenope, Nocera Inferiore “Apudmontem”, Nola Pomigliano d’Arco, Ottaviano, Poggiomarino “Vesuvio est” , Sant’Agata dei Goti, Santa Severina, Torre Annunziata Oplonti, ha promosso lo scorso 6 maggio un interessante meeting sul tema: “Cittadini digitai: novi scenari socio-pedagogici dopo il lockdown”. Relatore il Prof. Michelangelo Riemma, Assistente del governatore D2100 e socio RC Nola Pomigliano d’Arco, nel suo ruolo di Dirigente Scolastico e filosofo dell’educazione. Il Prof Michelangelo Riemma, nella sua relazione ha ripercorso il momento storico, sociale, sanitario che stiamo vivendo da più di due mesi a causa del Covid-19, creando un confronto attivo con i presenti su quanto abbiamo vissuto, e come ciò ha cambiato la nostra percezione della realtà e l’organizzazione dei nostri vissuti quotidiani. Il distanziamento sociale, grazie alla tecnologia, è risultato essere solo fisico, perché, nonostante, le parole “isolamento” e “distanziamento sociale” ci fanno pensare subito ad un’assenza di socialità, una chiusura, i rapporti sociali stanno continuando a far parte del nostro vissuto. Sicuramente essi si sono dovuti arrendere all’interattività, ma per fortuna non sono scomparsi, anzi! In questo momento stiamo vivendo tutti una condizione di iperconnessione con i relativi effetti psico-sociali: “Essere cittadini nella vita reale, con la consapevolezza di essere diventati cittadini digitali, nonché dell’importante ruolo socio-pedagogico assunto dalla scuola nella formazione della persona e del cittadino è il punto focale della attuale situazione socio-educativa.” – afferma il Prof. Riemma, e continua – “Il pedagogista americano, John Dewey nel il suo libro “Democrazia e educazione”, sottolinea l’importanza dell’ educazione in relazione ai concetti di ambiente sociale e di democrazia, si legge infatti in uno dei capitoli… “ […] l’educazione è ‘crescenza’, è processo dinamico di sviluppo dell’individuo in continua interazione con il suo ambiente sociale. La finalità ultima dell’educazione è pertanto la dimensione della socialità e la socializzazione dei saperi.” Interagendo sempre in modo intenso con i presenti, il prof. Riemma aggiunge: “In questo periodo la socialità è decisamente filtrata da questa nuova modalità di comunicazione che sembrerebbe tenerci più uniti e partecipi ma in realtà non è così, proprio perché non la utilizziamo con consapevolezza. Le nuove tecnologie della comunicazione introducono una mutazione dell’esperienza umana, favorendo processi e modalità di svolgimento delle relazioni sociali, che sono sempre più svincolati dal contesto fisico e, quindi, il distanziamento che siamo costretti a vivere in questo momento può essere circoscritto alla fisicità dell’incontro, proprio grazie all’utilizzo delle tecnologie digitali ma questo essere sempre connessi va gestito con senso di responsabilità e consapevolezza, altrimenti si rischia di cadere nell’apparenza senza sostanza, si rischia di distruggere il pensiero agito che caratterizza noi rotariani.”Al meeting oltre ai presidenti e soci dei club aderenti, ha partecipato PDG Marcello Fasano, e chi scrive, in qualità di Pres. Comm. D.le Com.ne S.W., tanti amici rotariani da altri distretti e altrettanti ospiti del mondo della scuola. Dopo la relazione è continuato il dibattito con domande da parte dei partecipanti, che hanno dato vita ad un dialogo costruttivo con numerosi interventi spaziando dalle esperienze del mondo della scuola a quello dell’università . Tutti hanno convenuto sul fatto che la cittadinanza digitale è fondamentale in questo momento, ma allo stesso tempo si sente il bisogno di ristabilire una comunicazione vis-à-vis, un contatto che va oltre lo schermo di un PC. In ogni modo questa emergenza ha aperto nuovi scenari socio-pedagogici, noi rotariani ne dobbiamo esserne consapevoli e promuovere azioni che siano efficaci e proficue per la comunità che in questo momento appare disorientata e spesso bloccata in uno spazio – tempo, che limita la crescita e lo sviluppo sociale.
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