Il Rotary Club Poggiomarino, presieduto da Nino Pardo, insieme ai RC: Pompei Villa dei Misteri, Ottaviano, E-Club Due Golfi, Pompei, patrocina il I Ciclo di conferenze sull’Archeologia Vesuviana, organizzato dall’ I.T.C.G. – L.S. Leonardo Da Vinci – Poggiomarino, all’interno del Progetto Distrettuale “Beni Culturali”. La serie di incontri che si svilupperà anche nei primi mesi del nuovo anno, è partita lo scorso 30 novembre, con il Convegno: La Villa dei Papiri a 280 anni dalla sua scoperta: Studi e Prospettive, relatore Antonio De Simone, uno degli archeologici di fama internazionale che il territorio campano vanta e che ha di fatto iniziato gli scavi della famosa villa dei Papiri, contribuendo a farla venire alla luce. Il prossimo incontro si terrà il 21 dicembre su: “Le voci di Pompei: Il mondo dei graffiti.”, relatore Antonio Varone. Il Ciclo di conferenze è inoltre Patrocinato anche da: Città Metropolitana di Napoli – Ordine Architetti, Comune di Poggiomarino, Comune di Striano, Inner Whell, Pro Loco Poggiomarino. Ad aprire i lavori con il suo indirizzo di saluto la dirgente Olimpia Maria Tiziana Savarese, seguita da Elena Coccia in rappresentanza dell’Ordine degli Architetti, dal Presidente del Consiglio Comunale di Poggiomarino, Gerardo Aliberti e dal Governatore del Rotary Distretto 2100, Salvatore Iovieno: “L’iniziativa organizzata dall’ I.T.C.G. – L.S. Leonardo Da Vinci è di grande importanza, perché offre ai giovani studenti ed al territorio l’opportunità di approfondire l’archeologia Vesuviana, ovvero il nostro passato che rivive proprio grazie a quelle pietre che riportano a noi aspetti di vita quotidiana, la storia delle famiglie e di tutto ciò che allora il territorio vesuviano rappresentava. Come non sottolineare, poi, l’importanza degli scavi di Longola, proprio qui a Poggiomarino, unico sito archeologico campano di un villaggio risalente all’età del bronzo, costruito su degli isolotti artificiali affiancati da canali navigabili in un’area paludosa, un’architettura articolata incredibile, se si pensa quando è stata realizzata e soprattutto progettata. Ecco la motivazione a mettere in campo un progetto che mirasse alla rivalutazione e all’approfondimento di quella storia che ha fatto di n oi quello che siamo oggi e che non dobbiamo dimenticare, trasmettendo ai giovani la passione per l’”Arte” e per la “Bellezza”. Come Distretto Rotary 2100, stiamo anche realizzando una “app” che possa far sì che chiunque cittadini, tursti, studiosi, possa conoscere i siti parte integrante del progetto e quindi conoscerne le caratteristiche per visitarli e godere del nostro passato. Un Grazie e un plauso dunque alla dirigente Savarese per essere vicina al Rotary e per l’opportunità che offre ai suoi studenti.”
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