La straordinarietà e drammaticità di queste settimane non fermano le attività del Rotary Club Napoli. Martedì 7 aprile si è svolta la conviviale in via telematica del Club con la partecipazione di quasi 60 soci. Relatori della serata il prof. Luigi Califano, Preside della Scuola di Medicina della Università Federico II, nonché candidato alla posizione di Magnifico Rettore della stessa e il prof. Giuseppe Servillo professore ordinario di anestesia e rianimazione, primario del reparto di anestesia e rianimazione del Policlinico Universitario Federico II di Napoli.
Ha aperto i lavori il Presidente del Club Attilio Montefusco, asserendo che “il Rotary Napoli è parte di una Comunità più grande ed è proprio in nome della nostra mission focalizzata sul Service che ha articolato l’attività di Service attraverso un’azione di distribuzione mirata dei finanziamenti da destinare alle organizzazioni, già impegnate, in prima linea, a supporto degli indigenti del nostro territorio”.
Con l’esperienza maturata nell’ultimo SIPE, il primo della storia realizzato in via telematica, e con una visione ampia e prospettica il DGE prof. Massimo Franco ha edotto la platea sul nuovo ruolo del Rotary e sui possibili scenari che affronterà nel futuro. “San Diego, durante la conferenza mondiale, è stato il punto di partenza. Il punto di arrivo lo si raggiungerà probabilmente con mezzi diversi, ma la mission del Distretto 2100 sarà sempre quella di portar a compimento gli obiettivi tenendo ben saldi i sani principi rotariani” ha dichiarato Massimo Franco.
Luigi Califano ha illustrato con la solita chiarezza e sinteticità il ruolo del Policllinico II in questo frangente. Ha messo in risalto che pur convertendo alcuni reparti per far fronte all’emergenza, il Policinico continua ad erogare i servizi di assistenza per tutte le altre patologie che normalmente segue. Ha elogiato, inoltre, il comportamento e la dedizione del personale tutto implicato in questa battaglia.
Giuseppe Servillo, infine, ha fornito agli ospiti il punto di vista di chi è coinvolto in prima linea in questa battaglia facendo sentire noi soci quasi in trincea per la novizia di particolari e per la passione messa durante il racconto stesso. Incalzato dai partecipanti ha ribadito più volte che “non esistono farmaci specifici, possiamo combattere solo le complicanze” e “mai ricorrere alla prescrizione fai date. Il miglior consiglio è di sentire telefonicamente il medico di medicina generale e seguire i suoi consigli.” Ha ribadito inoltre che “le misure messe in campo siano commisurate all’emergenza in atto. Questa è una situazione da prendere con la necessaria serietà, sottovalutarla potrebbe costare molto caro”.
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