Centoquattordici anni fa, Sir Robert Stephenson Smyth Baden-Powell, generale, educatore e scrittore britannico, ha fondato il movimento mondiale dello scautismo convinto che “il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri. “Procurate di lasciare questo mondo un po’ migliore di quanto non l’avete trovato e non avrete sprecato il vostro tempo”. Sagge parole in perfetta linea con il mondo rotariano. Nel nostro Distretto abbiamo dodici Fellowship: Auto d’Epoca, Golf, Ciclismo, Libri Antichi, Volo, Magna Grecia, Sci, Motosport, Cavalieri Rotariani, Tennis, Vela, Scouting Rotarians.

Siamo convinti che le Fellowship uniscono i Rotariani nell’amicizia, nel servizio, nell’interscambio di idee e nel conseguimento della comprensione internazionale. Da alcuni anni ci sono stati dei significativi cambiamenti: le attività ricreative e professionali sono rimaste con l’attuale titolo di “Fellowship Rotariane” (Rotary Fellowship), mentre quelle focalizzate sul servizio vengono denominate “Gruppi di Azione Rotariana” (Rotarian Action Groups). Entrambe non sono più classificate sotto l’entità “Programmi Strumentali del Rotary International” (R.I. Structured Programs Entity), ma si porgono in una nuova categoria denominata “Gruppi Ramificati Globali” (Global Networking Groups). Attualmente, sono operative una novantina di Fellowship, tra ricreative, professionali e di servizio, e tutti i Rotariani si possono unire agli amici che condividono i loro hobby e interessi. Le Fellowship riuniscono i Rotariani di tutte le Nazioni del mondo.

Sono stato Capo Scout e Quadro Regionale. E’ stata una straordinaria esperienza di vita. Ho sempre sostenuto che la Fellowship degli Scout è un’opportunità per il Rotary. In questi mesi abbiamo realizzato importarti iniziative legate al mondo delle Fellowship: lo scorso 21 marzo abbiamo festeggiato la giornata rotariana dell’ambiente con la partecipazione delle Fellowship; abbiamo dato vita alla “Fellowship degli Scout Rotariani” e abbiamo donato alla Fellowship nazionale la bandiera con il simbolo della Fellowship.

E’ stato opportunamente affermato che le Fellowship devono avere uno statuto che ne regoli le attività e disciplini l’elezione del suo Comitato Esecutivo, composto normalmente da almeno tre membri (Presidente, Segretario, Tesoriere), i quali debbono essere necessariamente dei rotariani. Gli altri membri delle Fellowship, invece, possono essere non rotariani ed è proprio questo l’aspetto più particolare e interessante perché accogliendo non rotariani nella Fellowship si amplia la possibilità di creare nuove amicizie, di far conoscere il Rotary e le sue finalità e di accrescerne le fila. Anche per le Fellowship valgono le regole dei Club del Rotary per quanto riguarda la regolarità e continuità delle riunioni, la redazione e pubblicazione di un bollettino, la realizzazione di un sito internet che fornisca non solo i dati e le informazioni sull’attività della Fellowship, ma anche stimoli di impegno e partecipazione ai non rotariani.

I Circoli Rotary delle Fellowship sono regolati dall’articolo 42 del “Codeof Fellowship all’interno polilicies”, una norma che ne definisce l’organizzazione, la struttura e le regole di comportamento. Le attività dei Circoli Rotary sono svolte indipendentemente dal Rotary International ma assolutamente in armonia con le sue regole e finalità. Si può ragionevolmente paragonare detti Circoli a delle Associazioni che hanno una loro autonomia giuridica e delle loro specifiche attività e responsabilità, ma che partecipano alle finalità del Rotary International.

Una cosa è certa: le Fellowship contribuiscono concretamente a vivere i valori rotariani.

 

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