di Enrico Sbandi

Un Rotary che getta lo sguardo oltre l’emergenza, individua e diffonde soluzioni. “Creare opportunità”, come da motto del presidente internazionale, adoperando la leadership per progettare e condividere la normalità del futuro.

Sale un messaggio forte dall’Assemblea formativa del Distretto, l’ultima contrassegnata dal 2100 in quanto dal prossimo anno rotariano ci sarà lo sdoppiamento in 2101 Campania e 2102 Calabria. L’incontro, con trasmissione in streaming, si è tenuto il 2 luglio a Napoli, ospiti di Casa Ascione-Museo del Corallo, prestigiosa location che dall’ammezzato della Galleria Umberto I° guarda verso piazza del Plebiscito e il teatro San Carlo. Erano presenti il Governatore Massimo Franco e il Formatore Distrettuale Ugo Oliviero, a presidio della tradizionale campana che ha segnato l’avvio del nuovo anno rotariano, con la partecipazione da remoto delle autorità rotariane, dei Governatori eletti e nominati, dei Presidenti e dei Soci.

La sfida è passare dal concetto “abbiamo sempre fatto così” a “come possiamo fare meglio”, quali sono le opportunità da cogliere e sviluppare in questa situazione e con queste condizioni. Un impegno che si realizza, come ha sottolineato il Governatore Massimo Franco, facendo evolvere i nostri obiettivi: guardare ed andare oltre conservando l’azione di servizio abbinata alla garanzia di sicurezza per i nostri soci, adottando comportamenti responsabili e osservando le disposizioni sanitarie onorando la testimonianza di solidarietà e salute della quale il Rotary è portatore nel mondo.

In avvio di Assemblea, aperta dal tradizionale rintocco della campana rotariana, i saluti a Giulio Koch, Rotary Regional Coordinator per la Rotary Foundation, Giancarlo Spezie, Assistant Regional Coordinator, Alberto Ganna, Training leader, ai PDG, presidenti e autorità rotariane; quindi il pensiero che il Governatore ha rivolto a quelli che, nel periodo più buio della pandemia, hanno sofferto e a quelli che non ce l’hanno fatta.

Ugo Oliviero si è unito ai saluti del Governatore, presentando l’agenda dell’incontro e dando quindi la parola ai DGE, ai DGN e ai giovani di Rotaract e Interact.

Costantino Astarita, DGE Distretto 2101 Campania, ha confermato l’impegno che contrassegnerà il suo mandato nell’a.r. 2021-22 in continuità e sinergia con Massimo Franco. “Massima attenzione sarà posta alla rielaborazione dei documenti statutari, il tutto nella massima condivisione e con grande attenzione alle peculiarità territoriali del Distretto”, ha detto Astarita. Un forte abbraccio al Governatore e alla sua magnifica squadra, della quale faccio parte come formatore. Auguro a Massimo ogni successo: che possa concretizzare tutte le opportunità che il Rotary quest’anno gli offrirà, parafrasando il motto del nostro presidente internazionale Knaack”.

Ha quindi preso la parola Ferdinando Amendola, DGE Distretto 2102 Calabria. “Il motto ‘il Rotary crea opportunità’ è stimolante, veniamo da un periodo di emergenza e occorre inventare qualcosa di nuovo. Siamo circondati da rapidi cambiamenti, impegniamoci a rendere il Rotary più forte e ancorato ai suoi valori fondamentali senza aver paura di essere rivoluzionari di tanto in tanto, come ci ha suggerito Paul Harris, purché si resti ancorati alle regole che governano il Rotary”. Concludendo il suo intervento, Amendola ha rivolto gli auguri a Massimo Franco e condiviso con Costantino Astarita l’auspicio “di poter mantenere e continuare i nostri due Distretti nelle alte sfere dei valori rotariani, in Italia e, perché no, anche all’estero”.

Alessandro Castagnaro, DGN Distretto 2101 Campania, ha esordito ringraziando tutti coloro che gli hanno manifestato fiducia, “a partire dal Club Napoli Est nel quale milito da oltre 23 anni. Il mio obiettivo – ha annunciato – è di lavorare in sinergia con l’anno di Massimo Franco, nella cui squadra ho l’incarico di formatore, e con il successivo governato da Costantino Astarita e Ferdinando Amendola, e anche in stretta collaborazione con Gianni Policastri”. La condivisione è fondamentale, ci sono grandi cambiamenti, ma i principi fondanti del Rotary non sono cambiati dal 1905: “ispirando a queste linee il nostro impegno – ha concluso Castagnaro – potremo fare cose importanti per i nostri territori, che hanno bisogno di lavoro e quindi hanno bisogno di Rotary”.

Gianni Policastri, DGN Distretto 2102 Calabria, ha evidenziato la particolarità del prossimo anno, l’ultimo del glorioso Distretto 2100: “Sono sicuro che con la guida di Massimo Franco faremo un ottimo lavoro – ha detto Policastri -. Sarò un DGN attento alla formazione, ruolo per me nuovo e da scoprire, per poter arrivare al 2022-23 pronto per il ruolo al quale mi avete eletto”. Ringraziamenti “a chi ha voluto riporre fiducia nella mia persona, a partire dal mio Club e in bocca al lupo al Governatore, della cui squadra ho l’onore di far parte e un plauso a Ugo Oliviero, che ha dato un apporto prezioso soprattutto in questo periodo di difficoltà. Siamo chiamati a cambiare, cambieremo e cambieremo in meglio!”, ha concluso Policastri.

È stata quindi la volta dei giovani, rappresentati da Anna Straface, Responsabile Distrettuale del Rotaract per il 2020-21. “Davanti a noi c’è un anno da vivere con intensità e alla luce del valori rotariani, rendendo ogni singolo giorno un’occasione per crescere e creare nuove opportunità e nuovi modelli per fare Rotary e Rotaract. Il Distretto Rotaract 2100, così come quello Rotary, ha sempre lasciato il segno tangibile del proprio operato sui territori, siamo pronti con energia ed entusiasmo a raggiungere traguardi sempre più ambiziosi e concreti. Spalanchiamo insieme le tante porte che troveremo lungo il cammino, con l’azione e il servizio”.

Ispirato e ricco di spunti per il prossimo anno il messaggio all’Assemblea del Presidente Internazionale Holger Knaack. In ogni parte del mondo, la pandemia ha cambiato il modo in cui guardiamo al Rotary e come il mondo guarda a noi. È una prova, una sfida e un’opportunità di cambiare il modo in cui operiamo, fornendo un maggiore impatto per coloro che serviamo, per le nostre comunità locali e globali. Leadership condivisa ai vari livelli, coinvolgendo la base dei Soci nelle attività dei Distretti, approfittando delle nuove modalità di incontro per ampliare sempre di più la partecipazione, verso il recupero della normalità, evoluta e ridefinita: “Nel Rotary ora è il momento di cambiare. È il momento di essere rivoluzionari, quindi cogliamo l’opportunità di rendere il Rotary ‘pronto per il futuro’, rivedendo tutto: le riunioni di Club per modalità e orari, le procedure, gli eventi, le raccolte fondi, i progetti, i piani di crescita organica dei Club. Semplicemente, rivedete tutto. E domandatevi: come può il vostro Club essere più attrattivo per i membri più giovani? E che valore ciò apporta a tutti i membri? Il vostro Rotary Club può essere più efficace, meno costoso, quindi più attrattivo. Dobbiamo diventare un’organizzazione completamente integrata nell’era digitale, non una che sta solo cercando online modi per fare ciò che abbiamo sempre fatto”.

Il “Rotary crea opportunità”, è il motto ricordato da Knaack nel salutare l’Assemblea il suo messaggio con le parole: “Grazie e non dimenticate che, qualunque cosa accada, il Rotary deve anche essere divertente”.

Le esortazioni del Presidente Internazionale sono state prontamente raccolte dal Governatore Massimo Franco: “Parole inequivocabili, che ci chiedono di rivedere tutto: nuovi modelli di Club, riunioni strategiche e confronto su come dovrà essere ogni nostro Club fra 5 anni, selezione attenta dei nuovi soci, mantenere il nostro impegno per la polio, che resta prioritario, mentre siamo pronti anche a progettare interventi anche per le vaccinazioni per il Covid, non appena saranno disponibili”. Ma dobbiamo mantenere altro il nostro impegno per la polio, che resta prioritario.

Riportare i Club al centro” è uno dei messaggi-chiave del Governatore, in un momento di straordinaria evoluzione, con il Rotary che apre ai Rotaractiani e ai giovani professionisti con la nuova forma di affiliazione operativa dal 1° luglio ormai elevato a nuova forma di affiliazione. L’attenzione all’ambiente sarà un altro impegno determinante, la sostenibilità ambientale, rispondendo a una sensibilità accelerata dal coronavirus e inquadrata da Papa Francesco quando, solo sul sagrato di San Pietro, ha detto: “Abbiamo mancato nel custodire la nostra casa-giardino” e “nessuno si salva da solo”. Un’azione che va ad aggiungersi a quella da sviluppare nelle altre aree strategiche (salute, istruzione, giustizia, alimentazione, economia e società) sulle quali saranno impegnati i task team. Obiettivi del Distretto per l’a.r. 2020-21, questi, già condivisi con i presidenti e i past governor per realizzare l’evoluzione in Rotary 4.0, cambiando il modo di pensare e di agire, senza stravolgere e facendo leva sui valori fondanti: l’amicizia, l’integrità, la diversità, il servizio, la leadership.

Il piccolo sogno dei Rotary dei territori, con i Club al centro, è un progetto per il nostro Distretto. Così come abbiamo pensato alla comunicazione integrata: vogliamo emozionare, anche con i nuovi mezzi. Come, ancora, dobbiamo puntare all’eccellenza e rendere efficaci e produttivi i nostri eventi distrettuali”: piani che il Governatore vuole realizzare insieme con gli amici del Rotary Italia, e con gli altri Governatori, “insieme ai quali ho avuto il privilegio di essere all’altare dalla Patria l’1luglio, per il primo dei Progetti Italia che proseguiranno il 21 marzo 2021 con la Giornata nazionale della sostenibilità ambientale, come pure abbiamo pensato al Progetto per la prevenzione Andrologica, un altro specifico progetto riguarderà lo Spreco alimentare e il RYLA nazionale e internazionale”.

Veniamo esortati al salto di paradigma. La nostra sfida è passare dal concetto ‘abbiamo sempre fatto così’ a ‘come possiamo fare meglio’. Dobbiamo conservare la nostra azione di servizio nel post crisi garantendo la sicurezza dei nostri soci, attraverso comportamenti responsabili e nel rispetto delle disposizioni sanitarie. Il presidente internazionale ci dice di andare anche oltre: il Rotary è testimonianza di salute e sanità nel mondo”.

In chiusura di intervento, Massimo Franco ha presentato la squadra che lo affiancherà durante l’anno rotariano, a presidio di un Distretto diviso in 13 aree e 28 zone, affidate rispettivamente a tredici formatori e 28 assistenti. Nuove commissioni andranno ad affiancarsi a quelle tradizionali: Rotary 4.0, nuove professioni, riconversione imprenditoriale, smart working, microcredito, nuove epidemie, interconnessioni digitali, sostenibilità ambientale e protocolli di tutela e sicurezza.

Sarò affiancato da un team di grandissimo valore – ha concluso il Governatore – oltre il motto ‘Rotary opens opportunity’, ce n’è uno non scritto per il prossimo anno: da soli si va veloci, insieme si va lontano”.

Alla presentazione dettagliata dell’organizzazione, ha fatto seguito l’intervento di Alberto Ganna, training leader Rotary International, specialista HR particolarmente per la formazione manageriale. Una parte significativa del momento assembleare, focalizzata sull’importanza della leadership, missione alla quale Ganna lavora nel gruppo dei training leader, formatori certificati e ufficiali del RI. Sono 40 in tutto il mondo provenienti da 28 Paesi, l’incarico è asincrono rispetto all’anno rotariano, entrano in carica a gennaio e concludono l’incarico nell’imminenza della successiva assemblea internazionale. Il loro compito è formare la leadership mondiale del Rotary. Reduci dall’esperienza formativa a San Diego, i leader stanno ora agendo il loro ruolo in ogni Paese del mondo, mediando i concetti condivisi nelle nostre aule con le culture dei rispettivi Paesi. In questo processo sarà ancora la formazione, attraverso una comune grammatica, a certificare questo momento formativo, trasferendo un comune sistema linguistico e valoriale ed esaltando contestualmente il valore della diversità.

La lettura del momento contingente, delle esigenze di empatia e leadership che il Rotary deve far proprie e sviluppare, è stata presentata da Ganna ricorrendo al concetto di VUCA world, acronimo coniato negli anni ’80 sulla base delle teorie sulla leadership di Warren Bennis e Burt Nanus: la nostra epoca è connotata da volatilità, incertezza, complessità e ambiguità. Dimensione che è stata esaltata dal coronavirus e dai suoi effetti nel mondo, caratterizzandosi soprattutto per le molteplici asimmetrie e ambiguità che, secondo l’esperto, “rappresentano la migliore opportunità per un autentico esercizio della leadership”.

Ganna si è avvalso di diversi messaggi e di un esempio per approfondire l’intreccio fra leadership, socialità, teamworking e ricerca del consenso. Da anni, se non decenni, disponevamo di piattaforme di comunicazione come Skype e Zoom, sono il bisogno contingente ci ha portato in pochi mesi ad apprenderne l’uso e familiarizzare: “Per la specie umana il mancato funzionamento di qualcosa rappresenta il miglior cibo per la creatività e la sopravvivenza.”

Con le asimmetrie e con le ambiguità ora siamo obbligati a confrontarci agendo una leadership che deve guardare prima alla sinergia che alla sintonia: talvolta la costante e spasmodica ricerca di un unanime consenso non è sempre così necessaria per la riuscita di un progetto. “So che è un paradosso, ma rinunciare all’ossessiva ricerca della sintonia può rappresentare una straordinaria manifestazione di leadership, soprattutto evitando di vedere in un presunto consenso un personale eroico riconoscimento di autorità, anziché di autorevolezza”. Le dissonanze come valore, come origine delle armonie, accostate da Ganna a una celebre composizione musicale di John Cage: tre movimenti, 4’33” di assoluto silenzio. E per rispondere alla domanda: come possiamo fare squadra se non ci è consentito di incontrarci?, l’esperto ha evocato l’esperienza di straordinaria leadership del canadese Chris Hatfield, astronauta definito da Forbes il più famoso dai tempi di Neil Armstrong. Ganna ha raccontato come Hatfield abbia lavorato per anni alla costruzione del team, estremamente composito per provenienza, esperienze ed età, che avrebbe poi guidato per cinque mesi di permanenza a bordo della International Space Station in orbita terrestre. Dal recarsi a vivere negli stessi luoghi, parlare la stessa lingua e con lo stesso cibo per mesi in Canada, in Russia e negli Usa, fino alle lunghe giornate di missione in assenza di gravità: una sfida eccezionale di team management vinta grazie alla preparazione, alla costruzione meticolosa e paziente di una squadra e, soprattutto, con la marcia in più dell’empatia: il team di Hatfield, oltre alla regole ferree imposte dall’uso delle tecnologie che garantiscono vita e operatività nello spazio, rispettava anche una norma non scritta, stabilita collettivamente e diventata importante quanto quelle che garantivano la loro sopravvivenza: ogni giorno, per 5 mesi, ogni membro dell’equipaggio avrebbe dovuto fare per gli altri una cosa gentile e non richiesta. Azioni che ciascuno proiettò nell’aiuto degli altri, tenendo a freno egocentrismi e sbalzi di umore, fattori che rappresentano da sempre le maggiori insidie per un team.

Alcuni anni fa Google condusse un’importante ricerca sui team, intitolata Project Aristotele da cui emerse che “a chiave del successo consiste nella capacità di porsi nella dimensione e nello stato d’animo dell’altro, conoscendolo, rispettandolo e ponendosi al suo ascolto. “Realizzando tali condizioni si potrà gestire e motivare un team in qualsiasi situazione e a fronte di qualsiasi imprevisto – ha concluso Alberto Gannacosì come da ieri e per un anno, saprà fare il vostro Governatore”.

Riprendendo la parola, Massimo Franco ha ricordato il calendario dei principali appuntamenti distrettuali dell’anno e ha evidenziato l’importanza dell’occasione di incontro costituita dalla Convention Internazionale di Taipei, in calendario dal 12 al 16 giugno 2021: “un incontro che il Rotary International ha confermato, dando un segno di speranza. Invito tutti, come ho già fatto personalmente, a prenotare fin da ora”, ha esortato il Governatore, prima di dare conclusione all’Assemblea con il rituale rintocco della campana.