A cura della Redazione Social-Web Distretto 2100
Continua l’impegno di Michelangelo Riemma, RC Nola Pomigliano D’Arco, e di quanti rotariani, e non, hanno deciso di trascorrere le loro ferie in Kenia per portare un aiuto concreto
Grazie al Diario di Mena Riemma, avete già letto, real time dall’Africa, la prima settimana di questo service rotariano, che vi ricordiamo è un progetto iniziato nel 2010, che man mano si è andato perfezionando. Il viaggio, che stiamo vivendo in diretta, ha fatto sì che si portasse a termine il progetto ‘It’s time for Muyeye’ del Distretto Rotaract 2100, che quest’anno prevede visite mediche, dispensare medicinali, la realizzazione della costruzione di banchi e sedie per l’Almona Junior Academy di Muyeye gemellata dal 2012 con la scuola Aldo Moro di Casalnuovo, diretta da Michelngelo Riemma, la costruzione del refettorio per i bambini e il montaggio di due impianti fotovoltaici di cui uno sulla scuola e l’altro sul Maternity (piccolo ospedale di cui M. Riemma è riuscito a farsi concedere dal sindaco di Malindi il comodato d’uso per 10 anni). Al service hanno partecipato: come rotariani Michelangelo Riemma Rotary Nola Pomigliano d’Arco, Teresa De Dominicis Rotary Acerra Casalnuovo Aniello Montano e marito, Alessandro Del Pozzo, come medico Felicia Mocerino, come rotaractiane Filomena Riemma e Francesca Riemma del club Rotaract Nola Pomigliano d’Arco e la figlia di un rotariano, Cosimo Ricco, del club di Nola Pomigliano d’Arco, Eleonora Ricco. “Il Distretto 2100 è vicino a progetti e iniziative che possano offrire un service concreto e di fattiva solidarietà, come questo messo in atto dai rotariani e rotaractiani del nostro distretto. Progetti che ci rendo0no più forti nel nostro modo di affrontare progetti sostenibili e fare del bene ad una umanità, vicina o lontana che sia ha diritto sempre all’attenzione del Rotary International Distretto 2100.” – afferma il DG Salvatore Iovieno
Continua il diario di Mena Riemma – seconda settimana
(Vi ricordiamo che scorrendo il social e il sito del Distretto 2100 avrete modo di leggere la prima parte del viaggio)
Ottavo giorno
Kenya – legno ed emozioni
Dopo una visita mattutina all’ospedale per vedere come sta la nostra amica e mamma di Mapensi siamo andati alla fabbrica del legno di Muyeye. Questa consiste in lunghe capanne piene di lavoratori ed è molto suggestivo vedere come sono realizzate da semplici e grezzi pezzi di legno delle opere bellissime. Subito dopo siamo andati alla scuola per dare ancora medicine e caramelle, per controllare la costruzione della tettoia sulla cucina e per distribuire dei palloni sia da calcio sia da volley regalati da Luciano Campanile e Raffaele De Simone. Mi stupisco sempre più di quanto questi bimbi si divertano con poco e di come ti travolgano di gioia con ogni piccolo gesto. Ogni giorno cerco di trovare le parole giuste per descrivere le emozioni che si provano a stare circondati da tantissimi bambini che ti guardano con occhi grandi e profondi e che non vogliono fare altro che toccare la tua pelle e i tuoi capelli e giocare con te, ma puntualmente non ci riesco. Posso solo dire che solo chi lo vive può capire.
Dispensatori di sorrisi
Lei è Fahari, vive di fronte l’Almona Junior Academy di Muyeye, la scuola di cui ci occupiamo. Una mattina, tra un Jambo ed un altro si avvicina sorridendomi e tenendomi per mano. Inizia a piovere e mi ritrovo con lei, il fratellino ed altre due bambine chiusa in un’aula aspettando che smettesse di piovere. Tra due paroline buttate qua e là in swahili, una canzoncina e due risate, la pioggia smette di scendere, raggiungiamo gli altri nell’aula più grande e lì ha inizio la conoscenza di Fahari. Ad ogni fischio lei emette un verso che somiglia molto ad un urlo poiché non sapendo fischiare, lei si immedesima in quel verso. Piccola com’è, emana gioia ogni momento ed istante che è con noi. Ieri le abbiamo donato degli abiti, è venuta a ringraziarci con quella sua vocina e quel grande sorriso. Ogni mattina, quando arriviamo a scuola, lei arriva correndo, tutta sorridente a salutare ognuno di noi.
Nono giorno
Oggi vi presento Winnie. Winnie è quella bambina che in foto ha uno scricciolo in braccio. Winnie è una bambina che abbiamo conosciuto fin da piccola, è rimasta nei nostri cuori per il suo sorriso e le sue fossette così intriganti. Winnie quest’anno viene a scuola con la sorella più piccola in braccio o con il metodo africano legata sulla schiena da un pareo. Winnie gioca con la sorella sempre in braccio, a volte si priva di qualche gioco o ballo per stare con la sorellina, la quale non vuole stare in braccio a nessuno se non alla sorella. Winnie è una delle tante bambine che pur di imparare per se stessa, per il proprio futuro, ogni mattina esce di casa con la sorellina in spalla perché la mamma non può prendersene cura e va a scuola.
Decimo giorno
Kenya – Sulla strada e serata Rotary
Mancano solo tre giorni alla partenza e noi ne approfittiamo per le ultime commissioni. Abbiamo fatto la spesa per la festa che faremo domani per i bambini, abbiamo distribuito gli ultimi farmaci e siamo andati a comprare le lamiere per la tettoia sulla cucina della scuola. In questi giorni abbiamo girato tanto e ne abbiamo percorse tante di strade, accompagnati dal nostro amico Sammy. La maggior parte delle strade, soprattutto nel villaggio, sono sterrate e difficili da percorrere in auto, a volte è quasi impossibile, mentre davvero poche sono quelle cementate – fatte costruire principalmente da cinesi. La serata è stata molto particolare: siamo stati ospiti del Rotary club di Malindi, insieme a soci del club di Kilifi e due rappresentanti del ShelterBox Team, un progetto di cooperazione internazionale designato per il Premio Nobel 2018. Ci siamo confrontati non solo su possibili iniziative necessarie per lo sviluppo del villaggio di Muyeye, ma anche su programmi di aggiornamento medico internazionale.
Decimo giorno
Come ogni mattina, ci siamo diretti a scuola dove ad attenderci, puntualmente ci sono bambini impazienti del nostro arrivo. Essendoci stati donati integratori da alcuni farmacisti, amici di Francesco Maglio, medico odontoiatria, che li ha sensibilizzati per questo progetto, li somministriamo ogni giorno a tutti i bambini presenti a scuola. In questo modo un’altra tessera del nostro intervento ha preso forma. Domani ci aspetta una giornata impegnativa in quanto verranno consegnati i banchi e le sedie nuove, si completeranno i lavori per la tettoia del refettorio, verrà consegnato il materiale didattico raccolto durante l’anno dal Distretto Rotaract 2100, gli abiti donati da alcuni benefattori, il tutto racchiuso nella cornice del pranzo amato dai bambini (pollo e patatine) offerto anch’esso da alcuni benefattori.
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Undicesimo giorno
La nostra permanenza qui è quasi terminata. Stamattina sono stati consegnati i soliti integratori anche grazie all’aiuto di Fabiola e Prospero che ci hanno raggiunto da Watamu ed hanno portato con loro acquerelli, bolle di sapone, colori e vestiti per i bambini. Come ogni viaggio che si rispetti qui in Kenya, oggi c’è stato il consueto pranzo dove hanno avuto modo di pranzare 80 bambini. Il menù era formato da pollo e patatine fritte (piatto preferito dai bambini), seguiti da caramelle e biscotti. Il tutto offerto dalla generosità di nonna Maria, Zia Gerarda, Gilda, Lina, Cinzia e Rossella (amica conosciuta qui al Mariposa). Dopo il pranzo sono stati consegnati gli ultimi abiti, donati da Zucchero Filato, signora Anna Esposito e Rosalba e tutto il materiale didattico raccolto dalla maggior parte dei Rotaract Club del Distretto 2100. Si ringrazia inoltre, Raffaele De Simone per i palloni da calcio e pallavolo, Luciano Campanile per i pallonibe sacche sportive, l’Università Giustino Fortunato per le sacche e gli zainetti.
Kenya – la festa
Siamo tutti stanchissimi ma orgogliosi e felici di aver preparato una giornata speciale per molti bambini del villaggio, che ormai si sono affezionati tanto a noi, e noi a loro! Oltre a qualche visita medica che non manca mai, abbiamo giocato insieme e regalato loro palloni, acquerelli e tanto altro. La vera festa è iniziata a pranzo, quando abbiamo dato da mangiare a più di 80 bimbi pollo e patatine fritte (cibi che non mangiano praticamente mai), bibite, caramelle e biscotti.Subito dopo abbiamo allestito in un’aula della scuola due bancarelle, una per i vestiti e una per il materiale scolastico e abbiamo distribuito tutto a bambini e ragazzi che con i loro visi stupiti e felici e i loro ringraziamenti infiniti hanno reso questa giornata tanto speciale anche per noi!
Dodicesimo e ultimo giorno
Ultima notte qui, nel continente africano. Tanti sono i pensieri, le emozioni ed i ricordi di questo viaggio. Tornare qui dopo 4 anni non è stato facile, trovare Malindi e Muyeye cambiate, i bambini ormai cresciuti e fare la conoscenza di nuovi, ha smosso in me qualcosa di sensazionale.
Mi è difficile scrivere i miei pensieri, qui stasera, perché spiegare l’Africa non è facile.
Potrei parlare ore intere della mia esperienza qui, ma solo chi ha avuto un’esperienza simile potrà capire a fondo ciò che provo e sto raccontando. È la mia terza volta qui in Kenya, ogni volta è stato un ritornare a casa ma anche un scoprire luoghi e persone diverse. Ognuno che ho incontrato lascia in me un segno indelebile. Torno in Italia con una nuova esperienza da poter raccontare, con nuove consapevolezze e con nuovi spunti di riflessione su questo paese, su questo villaggio e perché no, anche su alcune persone.
Muyeye, ti porto nel mio cuore sempre.
(foto 26- 28 – 22 – 21)
Epilogo
L’esperienza di quest’anno non è stata un semplice aiuto per realizzare un progetto di solidarietà ma una scelta condivisa per un arricchimento comune tra comunità che vivono a circa 800km di distanza. Abbiamo quindi potuto consolidare un immaginario, consapevole e condiviso ponte fatto di scambi, di proprie ricchezze e di aiuti a colmare le nostre rispettive povertà. Alla costruzione di questo ponte hanno partecipato proprio tutti, l’IC Aldo Moro con il suo personale, imprenditori, medici, rotariani e rotaractiani. Siamo stati volontari, manovali, progettisti indifferentemente ci siamo sporcati le mani e abbiamo programmato le azioni da fare, mettendo al centro del nostro agire il bambino e le famiglia, quelli e quelle di colore e quelli e quelle di pelle più chiara perché le necessità e i bisogni sono di tutti e per tutti in questo mondo. Noi abbiamo messo le nostre potenzialità, le nostre conoscenze, i nostri progressi culturali e sociali e anche i nostri limiti, loro la loro cultura, le loro gioie e la loro grande volontà, così insieme da formare una grande comunità in cammino verso il progresso dell’umanità, che non annulla le differenza ma favorisce la convivenza e l’accettazione dell’altro e con l’altro. Questo nostro service ha inteso il volontariato come un’esperienza che forma e arricchisce tanto da programmare e realizzare un progetto-vacanza: “Donando un sorriso”. In questi 12 giorni sono stati realizzati e portati a termine i seguenti progetti con il contributo di imprenditori , amici e familiari:
- Tettoia adiacente alla sala mensa
- 12 banchi e sedie
- Sovvenzione della gita scolastica per 28 bambini
- Il consueto pranzo dove hanno avuto modo di pranzare 80 bambini. Il menù era formato da pollo e patatine (piatto preferito dai bambini), seguiti da caramelle e biscotti
- Consegnati abiti ai bambini del villaggio
- Consegna del materiale didattico
- Consegna di palloni da calcio, da pallavolo, sacche sportive e zainetti
Sono già in attivo pensieri e azioni progettuali da realizzare per costruire la solidarietà e la cooperazione tra due mondi che sembrano così distanti e diversi, ma che in realtà hanno entrambi bisogno l’uno dell’altro.
Il nostro racconto è finito, ma non è finito l’impegno dei rotariani e rotaractiani che da anni operano a tale service. Leggendo il diario di Mena Riemma ci siamo emozionati. Conosciamo bene l’Africa e come essa resti nel cuore e nella mente di chi ha vissuto i suoi tramonti, i suoi colori e soprattutto l’ospitalità, l’accoglienza e il sorriso di un popolo, soprattutto i bambini, che nonostante tutto guardano al futuro con speranza e fiducia di un possibile cambiamento, grazie anche all’opera del Rotary Distretto 2100.
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